| dall'articolo su "NOIR Magazine", con una bella intervista (un pò breve, in effetti... però) a Tiziano Sclavi, trascrivo le mini interviste ai disegnatori impegnati nella realizzazione delle storie scritte dal creatore di Dylan:
FRANCO SAUDELLI "UCRONIA", DYD n. 240
Il titolo è letteralmente una "alternativa alla storia", del tipo "cosa sarebbe successo se...". A disegnarlo è stato chiamato Franco Saudelli, creatore del fumetto erotico "La Bionda": "dopo quattro anni mi è tornata la voglia di disegnare un fumetto. Disegnare "Ucronia" è stato difficile ma è una storia molto bella, molto epica. Le storie di Sclavi appassionano perché quando scrive pensa come un disegnatore, creando effetti a non finire che colpiscono il lettore. Non a caso Tiziano iniziò la sua carriera come disegnatore. E' difficile, molto difficile mettere in discussione le inquadrature che propone sulle sue sceneggiature. Sono quasi sempre azzeccate."
BRUNO BRINDISI "XABARAS!" e "IN NOME DEL PADRE", DYD n. 241, 242
Bruno Brindisi è uno tra i disegnatori più veloci della scuderia Bonelli. I suoi colori hanno già dato vita al numero del decennale. "E' una storia basata sui rapporti umani, sfumature particolari che richiedono una colorazione accurata, con effetti speciali mai visti su un albo Bonelli. Più che una storia a colori è una storia di colore. Non dico niente, ma le due copertine affiancate creeranno un unico disegno".
PAOLA BARBATO (sceneggiatrice dei due numeri disegnati da Brindisi) "Mi è stato detto di fare qualcosa che desse "un sano scossone alla serie". Il compito ha richiesto uno sforzo immane perché ho dovuto confrontarmi con tutta la serie per non perdere nessun dettaglio, con qualche riallaccio qua e là. Il segreto è d'obbligo, ma posso dirvi che "per delle porte che si chiudono altre se ne aprono, per dei fili che si annodano, altri si dipanano". Ci saranno eventi spettacolari e insospettabili che riguardano personaggi storici, rientrati improvvisamente nella vita di Dylan in circostanze molto particolari. con tutta questa carne al fuoco ho chiesto che fosse un numero doppio, perché novantaquattro tavole mi andavano strette e i lettori non mi avrebbero mai perdonato quello che ho fatto se non avessi rispettato i ritmi narrativi che i cambiamenti epocali richiedono".
GIAMPIERO CASERTANO "MARTI" (titolo provvisorio), DYD n. 243
Casertano ha sempre concepito Dylan come indissolubile con il suo creatore. Nonostante i vent'anni la serie "tiene" e la magia dei primi albi "a volte ritorna". "Dylan è passato da storie dominate da malinconia disperata a una consapevolezza più drammatica del narrare".
ANGELO STANO "L'ASSASSINO E' TRA NOI" (titolo provvisorio, DYD n. 244
"Questo è un episodio particolarmente cupo, "noir" che più nero non si può: un thriller in cui scorrono fiumi di inchiostro, sangue e acqua, dove quest'ultima sotto forma di una pioggia fitta e incessante si fa protagonista accompagnando una vicenda di efferatezze varie che si consumano nello spazio di una lunga notte. E' una storia in cui la parte visiva sovrasta di grn lunga la parte letteraria. La sceneggiatura è molto stringata e scarna, eppure puntuale come un orologio al quarzo. Poche parole, sufficienti a suggerire stati d'animo, situazioni e scenari. Sclavi dimostra ancora una volta di essere maestro nel reinventare e rimescolare storie altrui facendole proprie, non mancando di omaggiare i propri maestri (qui c'è un esplicito riferimento a "Psyco" di Hitchcock), nè di sorprendere, stupire e in questo caso sconcertare il lettore. Questo che per me è uno degli episodi più belli e coraggiosi di Dylan Dog, diventerà sicuramente un cult della serie e alimenterà interminabili discussioni. Credetemi, parola di Angelo Stano."
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