| dunque... vengo ora (beh: non proprio ora... mi son visto la partita dell'Italia, nel mezzo) da una discussione abbastanza interessevole con Andrea Materia della Freebooks per quanto riguarda la distribuzione nelle fumetterie. Materia dice che i ritardi nella distribuzione alle fumetterie dei loro fumetti sono dovuti al fatto che, visto che gli ordini sono irrisori (c'ha ragione: molti gestori hanno poca voglia di investire su fumetti "diversi" dai manga e i supereroi), dalla Pan Distribuzione (o dalla StarShop, Pegasus, etc.) non possono mandare un camion solo per quelle poche copie. Devono accumulare almeno 4/5 uscite. (e pensare ad una spedizione via corriere?) Ora: L'Insonne numero 6 ci è arrivato più di un mese dopo l'uscita in edicola (e solo perché ce lo siamo fatti spedire direttamente dalla casa editrice...), e non è la prima volta che capita. Per "accumulare" 4/5 uscite, la Freebooks deve aspettare almeno che escano due numeri della collana Thriller (quella che presenta "L'Insonne" e "Borderline"). Il problema è che, ovviamente, il cliente che vede il fumetto in edicola, e con un così largo anticipo, non ci pensa nemmeno a comprarlo in fumetteria. Quindi, il negoziante (che, trallaltro, ci fa anche un pò la figura del fesso, quando risponde: "non è uscito" e si sente ribattere che: "ma in edicola c'è già da due settimane") tende a "spingere" ancora meno un prodotto a cui, comunque, già da prima non dedicava troppa attenzione. Ho provato a parlare con Cerboni (il boss della Freebooks) per organizzare una spedizione mensile solo per la nostra fumetteria, ma non c'è stato nulla da fare: loro, con la Pandistribuzione, si trovano molto bene. Peccato che noi, in questo caso, ci si vada a smenare parecchio... Il problema, però, non è solo della Freebooks. Capita spesso anche con la Play, e quasi sempre con l'Eura Editoriale. Alla Play non conosco nessuno. Per quanto riguarda l'Eura, ho telefonato in redazione, ho parlato con Bartoli (che mi ha detto che, di solito, loro i fumetti li spediscono puntuali ai distributori, sia quelli delle edicole che quelli delle fumetterie) e poi ho sentito la Pan. Che non ha potuto fare altro che aggiungere la mia telefonata alla lista delle lamentele ricevute.
Il vero nocciolo della questione, però, è questo: - trattando le fumetterie come clienti di serie B (vabbè: qualche volta ce lo meritiamo pure....), non si corre il rischio di perdere una parte di clientela che, seppure non grandissima, è certamente parecchio "fidelizzata" e anche (cosa decisamente più importante) in espansione? - è importantissimo riuscire a coinvolgere i gestori delle fumetterie: se sono convinti della bontà di un fumetto, riescono a venderlo molto bene... è molto difficile che l'edicolante riesca ad essere, per un appassionato di fumetti, un punto di riferimento come lo è il gestore di una fumetteria
p.s.:
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