MISTER NO, THE END, ..finisce un'altra gloriosa testata

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Leonardo84
view post Posted on 9/8/2005, 14:08




Dal sito Comicus, brutte (ma al contempo belle) notizie ufficiali:

L'ultima avventura di MISTER NO
Della chiusura della testata dedicata a Jerry Drake, pilota e avventuriero meglio conosciuto con il nome di battaglia di Mister No, se ne parlava ormai da tanto tempo, eppure eravamo in molti a sperare che fosse una notizia falsa o destinata a ripensamenti da parte dell'editore, e creatore del personaggio, Sergio Bonelli.

Purtroppo, invece, l'ultima storia di Mister No inizierà ad essere pubblicata a partire dal prossimo tre settembre, e si tratterà di una avventura davvero speciale dal momento che per salutare degnamente il personaggio sarà lo stesso Sergio Bonelli (alias Guido Nolitta) a scrivere la lunga (si parla di una sceneggiatura di oltre 600 pagine) storia che porterà Mister No ad abbandonare le nostre edicole e, forse, l'amata Amazzonia.

Il ritorno alla macchina da scrivere da parte di Sergio Bonelli, dopo quasi dieci anni di "latitanza", si candida ad essere uno dei più importanti eventi editoriali di quest'anno.

Al momento non si sa se, dopo la chiusura della collana regolare, le avventure del pilota di Manaus continueranno ad essere proposte con iniziative speciali a cadenza annuale, se sarà un altro editore a riproporne le ristampe (come nel caso della riedizione di Nick Raider da parte delle Edizioni If) o se sparirà definitivamente dalle nostre edicole.
In ogni caso auguriamo un futuro radioso a Jerry Drake. So long!

COVER dell'inizio della fine

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dal 3 Settembre
Mister No n. 364
Qualcosa è cambiato
di Guido Nolitta, Domenico e Stefano Di Vitto
Copertina di Roberto Diso
13x21, B, 96 pp, b/n € 2,50
Il 31 dicembre 1969, il pilota Jerry Drake torna a “casa”. Ma nella sua Manaus c’è qualcosa che non gli va più a genio...
Ha inizio la lunghissima avventura che cambierà per sempre la vita di Jerry Drake. Mister No, nei primissimi anni Settanta, torna nella sua Manaus e si trova ad affrontare una nuova, inaspettata realtà. A quell’epoca, infatti, sia la regione amazzonica, sia l’intero Brasile stanno subendo pesanti sconvolgimenti economici e socio-politici...

Noi MISTER NO vogliamo ricordarlo così:user posted image
 
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ro-mario
view post Posted on 9/8/2005, 15:03




io sono innamorato perso di Jerry Drake: un personaggio eccezionale che ha dato il via alla rivoluzione del modo di concepire il fumetto in Bonelli... Senza Mister No, serie come Ken Parker, Martin Mystere e Dylan Dog saremmo ancora qui a sognarcele.
I primi numeri, poi, sono davvero eccezionali.
La notizia della chiusura mi rende triste ma, paradossalmente, mi fa anche felice: è un dato di fatto che, dopo l'abbandono di Bonelli, nessun altro sceneggiatore è riuscito a rendere giustizia al personaggio (e ci ha provato gente come Alfredo Castelli e Tiziano Sclavi, mica Bibì e Bibò...), e le storie dell'ultimo periodo erano davvero imbarazzanti.
Seicento pagine scritte da Guido Nolitta: non vedo l'ora!
 
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Leonardo84
view post Posted on 9/8/2005, 15:09




Va da sè Mario che quell'albo di settembre dovrà trovarsi nella mia casella.... grassie!
 
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spalatos
view post Posted on 9/8/2005, 15:45




e sia
 
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Leonardo84
view post Posted on 9/8/2005, 16:54




Di solito dovrebbe essere in storie come queste che l'autore da il meglio di sè...
 
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Leonardo84
view post Posted on 2/9/2005, 16:27




L'albo dovrebbe uscire domani se il calendario non sgarra...
Mi preoccupa che Bonelli non abbia ancora finito di scrivere la storia... sembra che sia arrivato ad un certo punto e si sia bloccato... forse non è ancora giunta la fine?
 
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ro-mario
view post Posted on 2/9/2005, 16:29




l'albo è uscito oggi
 
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Leonardo84
view post Posted on 2/9/2005, 19:44




Mentre per Brad Barron e Dampyr bisognerà aspettare settimana prossima, giusto?
 
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Leonardo84
view post Posted on 3/9/2005, 09:49




Ecco qui, riportandola dal sito di Panorama On-Line, l'intervista fatta a Sergio Bonelli in occasione della promozione Bonelli-Panorama.

L'editore del celebre ranger, di Dylan Dog, Zagor e altri successi si confessa. E racconta come lui e suo padre hanno creato gli eroi di ieri e di oggi.



Non è facile essere il fratello di Tex.
Tutti vengono a chiederti di lui.
Sergio Bonelli, classe 1932, capo di un'azienda del fumetto che arruola centinaia di disegnatori e sceneggiatori in tutta Italia, aveva 16 anni quando suo padre Gian Luigi inventò Tex. Abitavano in una casa della vecchia Milano, con il lavandino sul ballatoio, che per lavarsi ci voleva il cappotto… «No, per carità» scongiura Bonelli «mi sono stufato di raccontare sempre il solito percorso lacrimogeno dalla casa di ringhiera al successo. Parliamo d'altro».

Nello studio di Bonelli si alternano, in un allegro caos, juke-box d'epoca, eserciti di soldatini coloniali, statuette della macumba sudamericana, albi di Topolino, e i pupazzi di Lampiao e Maria Bonita, i capi dei cangaçeiros, banditi a cavallo che terrorizzarono il Sertao brasiliano nell'anteguerra. «So tutto dei cangaçeiros» dice Bonelli. «Sono andato a visitare il luogo in cui gli ultimi di loro furono massacrati negli anni Quaranta. Così come negli Stati Uniti sono andato a vedere la tomba di Billy the Kid e Little Big Horn. Ora rivedrò le spiagge dello sbarco in Normandia. Amo i luoghi che contengono storie. E in ogni luogo immagino storie. Nel Sahara mi sembrava subito di vedere cavalieri sulle dune, gli uomini blu e la Legione straniera. Ho conservato un cervello infantile, è necessario per il mio lavoro».

E infatti, oltre che editore, lei è anche, come suo padre, inventore e sceneggiatore di fumetti. A 25 anni dirigevo già la casa editrice. Il mio mestiere vero è quello di editore. Ho iniziato a scrivere fumetti per valutare meglio il lavoro altrui. Insomma, volevo capire se gli sceneggiatori avevano ragione a chiedermi così tanti soldi, se era vero che una storia lunga costava più fatica di una corta e così via. Poi, quando ero in difficoltà, correvo da mio padre: «Dai, questa storia finiscimela tu».

Il suo primo personaggio di successo, nel 1961, è stato Zagor...
L'ho scritto che avevo una trentina d'anni. Allora mi divertivo di più, avevo più tempo, la casa editrice era piccola, i lettori pochi. Zagor è un po' l'anti Tex, è più ironico e più fiabesco. Mio padre aveva un grande senso epico, era influenzato dal grande romanzo popolare ottocentesco, dai Dumas, dai Conrad, e aveva un grande rispetto per la tradizione del western. A me invece piace scherzare. Così ho affiancato a Zagor una spalla comica, Cico. Mio padre un po' ne era infastidito. Quando doveva finire una storia di Zagor che io avevo iniziato, metteva subito Cico in prigione o all'ospedale per liberarsi di lui.

Un altro suo successo, nel 1975: Mister No.
Allora trionfava ancora il western. E ormai il West lo conoscevamo a memoria. Io nel 1969 avevo iniziato a viaggiare attraverso l'Amazzonia e mi ero reso conto che poteva essere il nuovo mondo dell'avventura. Poteva sostituire i classici scenari salgariani, come l'India, che si erano dissolti col postcolonialismo. L'Amazzonia era ancora abbastanza esotica e sconosciuta: c'erano tribù che erano state scoperte dai bianchi solo pochi decenni prima. Parlando con i missionari e con le guide del posto, mi è venuta l'idea di un avventuriero nell'Amazzonia degli anni Cinquanta. Ma ho tenuto a lungo le tavole nel cassetto prima di pubblicarle. Avevo paura che la novità non funzionasse. Poi le pubblico, vado in vacanza per essere al riparo delle delusioni, ma mi richiamano di corsa a Milano: le edicole avevano esaurito tutto, bisognava ristampare di corsa.

E ora è tornato a scrivere, dopo molti anni, per raccontare l'ultima storia di Mister No.
Eravamo arrivati a 130 mila copie, ma ora sono solo 25 mila. Anche l'Amazzonia è cambiata. Già negli anni Settanta è iniziato lo sfruttamento intensivo e Manaus è diventata una città che ha raccolto schiere di illusi e di morti di fame. Così ho deciso di scrivere io stesso l'ultima avventura di Mister No, ambientandola proprio negli anni Settanta. Ma sa una cosa? Non riesco a finirla. Brutto segno. Una volta non stracciavo così tante pagine.

Anno 1986, altro grande successo per la Bonelli: Dylan Dog...
Dylan Dog ci ha cambiato la vita. E non solo perché la casa editrice ha avuto un boom, ma anche perché per la prima volta gli intellettuali non ci snobbavano. Umberto Eco leggeva Dylan Dog. E pensare che a scuola mi vergognavo di dire che i miei genitori facevano fumetti. Dylan Dog è stato un successo clamoroso. Eppure, stranamente, solo italiano. Chissà perché. Certo l'autore, Tiziano Sclavi, con quel personaggio squattrinato e anticonsumista, che usa sempre le stesse vecchie Clarks, un ex alcolizzato che non è certo un modello di virtù, ha intercettato qualche umore profondo dei giovani italiani.

Nei fumetti Bonelli si gioca spesso col misterioso, col paranormale. Quello che continua a mancare è forse l'erotismo. Perché?
Personalmente sono un appassionato di pornografia, potrei rispondere a qualsiasi domanda su un film hard: gli attori, i registi, le scene clou. Eppure, nei miei fumetti, mi infastidiscono le scene di sesso. Controllo personalmente il lavoro dei disegnatori e censuro tutte le tette. Poi, magari, li chiamo e chiedo loro una tavola erotica solo per me. Vuole vederle? E Sergio Bonelli mostra uno studiolo affollato di disegni erotici. Un vero museo privato dell'eros. Tavole di maestri ormai riconosciuti (Crepax, Manara, Pratt) e pose per nulla allusive. Tex, fratello minore ma assai più bacchettone, forse non approverebbe.
 
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ro-mario
view post Posted on 3/9/2005, 10:22




CITAZIONE (Leonardo84 @ 2/9/2005, 20:44)
Mentre per Brad Barron e Dampyr bisognerà aspettare settimana prossima, giusto?

Brad Barron è già uscito...
 
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Leonardo84
view post Posted on 3/9/2005, 10:46




CITAZIONE (ro-mario @ 3/9/2005, 11:22)
CITAZIONE (Leonardo84 @ 2/9/2005, 20:44)
Mentre per Brad Barron e Dampyr bisognerà aspettare settimana prossima, giusto?

Brad Barron è già uscito...

Grazie per la news..
 
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view post Posted on 17/5/2007, 20:23
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ragazzi Mister No è tornato!

da voi in fumetteria è gia uscito?
io mi sono abbonato ma non è arrivato!
 
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ro-mario
view post Posted on 18/5/2007, 07:51




purtroppo i fumetti delle Edizioni If arrivano in fumetteria con molto ritardo.
da noi, la ristampa dei primi numeri non è ancora arrivata.
ma l'ho vista in edicola un paio di giorni fa....

trallaltro, dovrebbe uscire anche lo speciale inedito della Bonelli, tra poco...
 
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view post Posted on 18/5/2007, 12:23
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davvero? grazie per l'informazione..

speriamo che esce presto! di solito quando ci vuole?

nella mia fumetteria la merce :ph34r: arriva solo di giovedi.. speriamo che giovedi prossimo arriva... :rolleyes:
 
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ro-mario
view post Posted on 18/5/2007, 15:12




non si è mai capito bene...
dipende molto anche dal fornitore della tua fumetteria: noi compriamo dalla Pan, e non ci sono ancora arrivati gli ultimi due numeri di Bella & Bronco.....
 
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15 replies since 9/8/2005, 14:08   424 views
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