sembra che dire di leggere Morrison faccia figo.
a giorni dovrebbe uscire la ristampa Panini della run di Morrison sugli x-men con "
E come extinzione (appena arriva casella, please)
e gentilmente inizio con una retrospettiva di alcuni lavori dello scozzese:
A fine anni '80, la DC Comics sulla scia del rivoluzionario "Swamp Thing" di Alan Moore si reca nel Regno Unito in cerca di sceneggiatori per rilanciare le sue testate.
allo scozzese viene affidato "
Animal Man", vecchio e secondario superoe in grado di assumere temporaneamente le caratteristiche degli animli nei paraggi.
Morrison lo trasforma in un paladino dei diritti animali ma è soprattutto nel terzo volume "Deus Ex machina" che questa serie diventa definitivamente un capolavoro.
Qui Morrison esplora ed espande ai massimi livelli una delle tematiche ricorrenti delle sue opere: la metatestualità nel fumetto:
personaggi che interagiscono con lo spettatore e con i confini delle vignette, fino all'incontro del personaggio con lo stesso autore
"tu sei un personaggio di fumetti"
"fai, dici e ti succede quello che decido io"
e li cambio di battute tra animal man e lui stesso
- "ma tu scrivi anche Doon patrol?"
- "Si ma loro non lo sanno"
non che i volumi precedenti siano da meno ma rischiano meno anche se il primo tp contiene forse la miglior storia singola del gruppo "il vangelo del Coyote"
nel quale morrison sembra scrivere le origini di willy il coyote
in contemporanea ad "Animal man" Morrison ha scritto anche la sua run su "
doom patrol" rivoluzionando anche qua la squadra di superoi reietti dalla società. in questa serie è predominate l'altro tema ricorrente delle sue opere: un continuo alternarsi di situazioni e personaggi surreali al limite del psichedelico.
Un altra caratteristica di base dei lavori di Morrison è il richiamo a continue citazioni colte, che saranno poi alla base dei suoi "
invisibles"