FIRESTORM

Mi sono finalmente messo in pari con la lettura di Firestorm: lo compro dal giugno del 2004 e, fino a qualche giorno fa, non sapevo nemmeno che supereroe fosse……
Devo dire che la serie (che avevo comprato perché disegnata da ChrisCross, quello di Captain Marvel. Che se n’è andato dopo il numero 5. Ventidue mesi fa: potevo accorgermene prima.....) è davvero interessevole: certo non c’è da gridare al capolavoro, ma è scorrevole e –sarà perché è più facile farlo con i personaggi minori- piena di colpi di scena.

(immagine: il Firestorm "classico", delle prime due serie)
Dunque: Firestorm è un supereroe strano (“the nuclear man”), composto dalla “fusione” di due persone: Ronnie Raymond ed il professor Martin Stein. I due coesistono, a livello immateriale, mentre sono “fusi insieme”, in una cosa che si potrebbe chiamare la “matrice” di Firestorm. Il primo è, come dire… l’essenza pensante di Firestorm, colui che prende le decisioni avvalendosi delle conoscenze, e dell’intelligenza, dell’altro.
Dunque, durante “Identity Crisis”, Firestorm viene colpito al petto da una spada mistica. Non è più in grado di contenere la propria energia e fugge nello spazio, prima di esplodere e morire.
E qui arriva il nostro numero 1: Jason Rusch è un diciottenne che vorrebbe andare in un buon college. Gli servono soldi, ma tutto diventa più difficile quando viene licenziato dal bar dove fa il cameriere: ha il volto tumefatto dalle botte che dice di aver preso da un bullo di quartiere. Invece, è suo padre ad averlo picchiato. Tipo strano, il padre: ha perso un braccio sul lavoro quando Jason era molto piccolo. Lasciato dalla moglie, che gli ha affibbiato anche il figlio, è in fondo un brav’uomo, ma con scatti d’ira che non riesce a trattenere.
Per recuperare soldi, Jason accetta di fare un lavoretto per uno spacciatore della zona. Prende la roba in macchina, va all’appuntamento, esplosione atomica et voilà: è Firestorm.

(immagini: Jason ed il suo primo "costume" da Firestorm)
La seconda volta che si fonde con qualcuno, quel qualcuno è lo spacciatore. Ed iniziano i problemi: non riesce più ad “espellerlo” dalla matrice e, quando lo fa, il tizio è morto.
Incontra Green Lanter e Martian Manhunter, della JLA, che stanno indagando sulla morte di Ronnie Raymond. Nel numero 6 fa quello che ognuno di noi, se diventasse davvero un supereroe, farebbe davvero nella vita: va a visitare un set porno......
Nel 7, suo padre viene imprigionato e torturato da dei tizi che cercano lo spacciatore. Jason “assorbe” il loro capo, rivelando la sua doppia identità al padre (ed il loro rapporto non ci guadagna). Ma il tizio prende il sopravvento, all’interno della matrice, ed utilizza Firestorm per i suoi scopi. Finchè non sopraggiunge Bloodhound (non chiedetemi chi è: non ne ho idea) che infastidisce il gangster e, grazie ad un tremendo sforzo di volontà, Jason riprende il controllo.
Dalla JLA arriva Lorrein Reilly, un’ex supereroina (Firehawk) che si è ritirata e, al momento, è un pezzo grosso a Washington. Per complicare le cose, la tizia è una ex del Firestorm originale.
I due vengono attaccati da Killer Frost, una tizia che prende energia dal calore. Questa prende in ostaggio dei civili, tra cui una donna incinta, e, prima di essere sconfitta da Firestorm, li uccide tutti. Nel frattempo, nella matrice compare anche Ronnie Raymond. O quello che ne rimane, perché, dopo qualche numero, Raymond muore definitivamente... Ma Jason ha imparato un pò di cose, è cresciuto e cambia anche il suo costume, che riprende alcuni particolari da quello “originale”.
Jason va a lavorare agli S.T.A.R. Labs: lascia la casa del padre per trasferirsi in un appartamento nuovo col suo migliore amico, Mick. Intanto, viene attaccato da un supercriminale che ha creato “per sbaglio”. I criminali della “Society” rapiscono Firestorm e lo portano in un impianto nucleare nel mezzo di una foresta tropicale. Qui Jason conosce Gehenna, una teleporte che si innamora di lui. La salva, ma perde buona parte dei suoi poteri. Tornato a casa, si ritrova di nuovo senza lavoro: gli S.T.A.R. Labs chiudono.
Jason viene “reclutato” per la spedizione spaziale organizzata da Donna Troy, che cerca di scongiurare la “Infinite Crisis”, insieme agli Outsider ed a Animal Man. Nella battaglia, muore.
Ma, nella matrice, ritrova il professor Stein, che è diventato un’entità extracorporea e riesce a salvarlo, ricostituendo il suo corpo. Purtroppo, per Mick, che si era fuso a Jason all’inizio della missione spaziale, non c’è nulla da fare. Jason convince il professore a tornare umano. I due “ricostruiscono” Firestorm, eliminando alcuni poteri che erano “inutili” ma lo sovraccaricavano, e decidono che, da quel momento in avanti, la fusione “perfetta” sarà quella tra i loro due corpi.
E qua si arriva a One Year Later, con Jason che sta con Gehenna e, per formare Firestorm, assorbe Lorrein. Dov’è il professore? Prigioniero di uno scienziato pazzo che quasi lo uccide.
Nel frattempo, Gehenna diventa molto gelosa di Lorrein, ed il padre di Jason vuole parlargli di qualcosa di davvero importante: alla fine del n. 27, si scopre che sua madre è tornata....
Un casino della madonna, vero?
Firestorm dovrebbe essere un titolo “giovanilistico” (ed il ragazzo continua a compiere cazzate, ammazzando gente per sbaglio quasi in ogni numero....), e politically correct (mi ero dimenticato di dirlo: Jason è nero). Ma gli sceneggiatori ci si divertono parecchio.
Credo che, comunque, nemmeno la DeAgostini si azzarderà a proporre la serie in Italia.
Voto finale, comunque: 6 emmezzo, tendente al 7

(immagine: One Year Later)

(immagine: Lorraine Reilly, Firehawk. Prima in una vignetta recente, poi in versione "classica" in costume)



vabbè, ecco altre immagini sparse... speravo di trovarne di più, ma non è che ce ne siano poi così tante. E non ho una gran voglia di sbattermi, vi dirò....

la prossima settimana, probabilmente, inizierò a leggere i Teen Titans (che sono oltre il numero 30, se non ricordo male.... piccolo scoop su Infinite Crisis:
)